Il bracciale è uno dei monili più apprezzati e indossati sia dalle donne che dagli uomini di ogni epoca, età e ceto sociale.
La sua origine risale all’età del bronzo. Molti di questi antichi manufatti sono stati ritrovati nei siti archeologici in differenti aree del mondo.
I bracciali, anticamente, avevano un significato politico e religioso e venivano realizzati con ossa, pietre, legno, pelle, fibre vegetali e bronzo. La loro evoluzione si integra alla storia dell’uomo che a seconda delle epoche ha forgiato, con materiali diversi e sempre più preziosi, oggetti di straordinaria bellezza.
Gli antichi Egizi e i Babilonesi indossavano i bracciali anche alle caviglie, si trattava infatti, di spessi cerchi decorati con immagini mitologiche, incisi con smalti e incastonati di piccoli scarabei in pietra turchese.
Anche nella Roma antica i bracciali erano ampiamente utilizzati, venivano indossati dai soldati al braccio sinistro come simbolo del valore militare. I patrizi romani, invece, usavano portare i “destrali” sul braccio destro.
Della stessa epoca è anche il bracciale “alla schiava”, che rappresentava un serpente stilizzato e arrotolato su se stesso, indossato esclusivamente dalle donne al di sopra del gomito. Originariamente fu applicato all’avambraccio e imposto alle schiave, come simbolo di sudditanza e sottomissione.
Anche gli schiavi, infatti, avevano i loro bracciali realizzati di metallo e fissati al polso e alle caviglie e muniti di un anello tramite il quale, in caso di punizione, venivano legati a una catena.
I Greci, invece, realizzavano i braccialetti infilando su un cordoncino o dei fili d’oro, perle, pietre e coralli.
Gli Etruschi che erano considerati orafi eccellenti, forgiarono bracciali complessi e stupendi che impreziosivano con avorio, ambra, vetro e corallo e li indossavano all’omero sinistro.
Nel Medioevo la moda impose abiti a maniche lunghe con polsi decorati e ricamati e l’uso del braccialetto scomparve quasi del tutto per riaffiorare in epoca rinascimentale, grazie a vestiti che lasciavano le braccia quasi completamente nude. E’ appunto intorno al 1600 che il braccialetto diventa un monile prezioso e raggiunge la sua massima espansione, arricchito da smalti, cammei e miniature raffinate. Piccoli e preziosi capolavori realizzati da maestri orafi straordinari.
Nell’Inghilterra Vittoriana donare un bracciale era considerato pegno d’amore eterno.
Con l’Art Deco e l’Art Nouveau si crearono bracciali sempre più originali ispirati alla natura e all’arte antica; uno dei modelli più in voga raffigurava una vipera con una pietra preziosa incastonata sulla testa o al posto degli occhi, simbolo della donna sensuale, femminile, fatale e non più schiava, capace però, di rendere schiavo …un uomo!